A New York presentati risultati sondaggio rivolto ai giovani sui cambiamenti climatici

I partecipanti erano giovani che vivono nella nostra regione con età compresa tra i 20 e i 35 anni.

“I giovani lombardi si sono detti disposti a fare la propria parte e a modificare il proprio stile di vita per contrastare i cambiamenti climatici, ma chiedono alle istituzioni nazionali e internazionali di agire in maniera prioritaria per introdurre un cambiamento di sistema”.

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione che questa mattina alla Climate week di New York ha presentato i risultati di un sondaggio condotto dalla Regione su 1365 giovani lombardi per capire la loro opinione in merito ai cambiamenti climatici.

I partecipanti erano giovani che vivono nella nostra regione con età compresa tra i 20 e i 35 anni.

Secondo il 22.7% dei giovani lombardi l’attività umana che incide maggiormente in maniera negativa sul clima è il disboscamento. Al secondo posto la produzione di energia da fonti non rinnovabili (21.8%). La richiesta per agire concretamente va dunque verso una riduzione del consumo di suolo per il 16.5% e in investimenti in ricerca e innovazione tecnologica per il 14.7%.

“Indicazioni che le istituzioni – ha proseguito – devono tenere in considerazione sia a livello comunicativo che nel momento di prendere decisioni. Consumo di suolo zero e investimenti in tecnologia: è quello che stiamo facendo in collaborazione con il governo e i nostri partner internazionali. Il fatto che i giovani Lombardi siano preoccupati dal disboscamento in una regione in cui le foreste crescono ogni anno ci indica anche la necessità di una comunicazione più efficace basata su numeri e dati”.

Durante le sessioni l’assessore Maione ha incontrato anche il primo ministro scozzese Humza Yousaf.

“La Lombardia – ha concluso Maione – ha saputo coltivare rapporti internazionali di alto profilo anche in materia ambientale, grazie alla adesione a network mondiali come Regions4 e Under 2 coalition. Si tratta di una strategia vincente perché consente di rapportarsi con le migliori esperienze a livello internazionale prima di prendere delle decisioni sul nostro territorio”.

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